Orata all’ acquapazza

Ho notato che finora nel blog ho quasi del tutto trascurato il pesce, eppure lo cucino spesso. Appartengo alla scuola di pensiero secondo la quale il pesce va cucinato nella maniera più semplice possibile, limitando al massimo aromi e condimenti, non ho quindi un ricco ricettario da proporre. L’ orata (ma anche spigola, pezzogna e simili) si presta bene a questo tipo di cottura, non serve il forno, basta una teglia di alluminio pesante, acqua e poco altro.

Se avanza del brodo dalla cottura si può filtrarlo e conservarlo nel congelatore per il risotto di pesce.

Orata all’ acqua pazza (4 persone)

Ingredienti:

4 orate da porzione

Pomodorini a piacere

Olio buono

Vino bianco (facoltativo)

Aglio, prezzemolo, cipolla, sale

Procedimento: Eviscerare e squamare il pesce. In una teglia che possa contenerlo in un solo strato mettere un filo d’ olio, i pomodorini spaccati, qualche spicchio d’ aglio, qualche rondella di cipolla,un po’ di prezzemolo, una spruzzata di vino, acqua fino ad un altezza di circa due dita. Mettere sul fuoco e lasciar sobbollire alcuni minuti. Nel frattempo  condire l’ interno delle orate con sale e un filo d’ olio. Adagiarle nella teglia, salarle anche in superficie, coprire col coperchio o con un foglio d’ alluminio. Cuocere a fuoco medio per 15-20 minuti, secondo il gusto e la grandezza delle orate. Servirle subito caldissime irrorate del brodo di cottura.

2 Responses to Orata all’ acquapazza

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